domenica 13 marzo 2011

Milonga

E stasera mi riaffaccio in milonga. La sto disertando da tanto (un mese, un mese e mezzo? un'eternità insomma). Un problema al piede sinistro mi ha bloccata per diverso tempo, e mi sono ritrovata ad avere paura di dover rinunciare a qualcosa di irrinunciabile. "Perchè proprio a me?" mi chiedevo. Il tango che come un amore da romanzo rosa ora mi chiede una prova. Di pazienza. E' dura, ma devo dosare la mia passione ora. Ma si può dosare una passione?
Ho saltato diverse milonghe, ho ballato solo con gli occhi e col cuore guardando altri ballare, stasera torno di nuovo sulle scarpette, almeno per qualche tanda. Mi godrò quei tanghi, inspirerò le note del bandoneon e le espirerò attraverso il contatto della mia mano con quella del ballerino, nell'abbraccio, stretto o aperto, che vorrà condividere.
Quanto mi manca tutto questo, quanto sarà bello ritrovarlo, anche per poco, stasera!


P.s. sto trovando su queste pagine alcuni commenti di tanguere appassionate che mi fanno un enorme piacere. Mi piacerebbe tanto conoscerle e incontrarci tutte, non solo idealmente, in una milonga un giorno..
A loro in particolare il mio abbraccio.. e che sia uno di quelli belli "apilados"!

lunedì 31 gennaio 2011

Completango

La domenica di un anno fa la mia prima lezione di tango. Un anno fa è iniziata una passione...

(dal mio diaretto "segreto" alcuni mesi fa)

"Il tango suscita in me un'euforia simile all'innamoramento. Un amore segreto perchè mi accorgo di essere pure un pò gelosa di alcune emozioni che avverto. Così pur avendo aperto anche un blog pubblico sul tema, affido a questo libricino le mie sensazioni più intime.
Palpito per il tango da poco più di due mesi, sono in poche parole una superprincipiante, ma pur non sapendolo ancora ballare, lui balla me."

"Al mio tango vorrei dare classe, eleganza, bellezza ed armonia. Rispetto. Per una cosa che reputo così meravigliosa e che mi da tanto."

"Impegno, umiltà e passione. Il tributo verso qualcosa che però sa sempre ripagarti. Sto migliorando e imparando velocemente, forse poi tutto questo si fermerà e ridimensionerà, ma per ora è come se il tango mi restituisse ciò che gli do. Un'appassionata storia d'amore."



Ciò che più mi auguro ora? Di tornare ad avvertire "le ali ai piedi"...
Tanti auguri tanguera.

giovedì 7 ottobre 2010

Piccole tanguere crescono

Le favole ad un certo punto si interrompono, non ci si sente più sempre cenerentole al ballo. E' il momento di tirare un pò le somme e raffinare la tecnica acquisita, lavorare su se stesse! ballare e studiare tanto se si riesce. Milonghe felici, altre un pò tese, a seconda che si balli dentro l'abbraccio oppure più preoccupate "del fuori". L'umore si mescola al nostro passo, ora fiero ed elegante, ora sensuale, ora sognatore, ora indeciso e nervoso. A volte ci si esalta, a volte ci si scoraggia un poco, ma poi prevale sempre il desiderio di perseguire la via del tango.
Con calma, umiltà e passione. E gioia.
Pronte, sempre, a riallacciare il cinturino e ripartire..
E la favola miracolosamente riprende.

giovedì 23 settembre 2010

La mia favola bella..

La mia favola bella continua. La mia appassionata storia d'amore con il tango si colora sempre più di momenti intensi e belli. Forse il tango restituisce ciò che riceve.

domenica 15 agosto 2010

Amo

Amo il mio tango (dovrei chiamarlo "tanghino") sempre così agognato, bramato, sospirato. Il mio tango ancora centellinato. Talvolta lo desidero all'improvviso quando prima di addormentarmi sento riecheggiare nella mia testa il bandoneon che mi ha fatto compagnia in alcuni momenti durante la giornata. Il tango come un'amante a cui si rivolge l'ultimo pensiero della giornata. Un amante ancora sfuggente e verso cui però mi sento devota e riconoscente. Tutto questo per dire che non sono ancora caduta nella bulimia tanghesca che prende molti, i quali si fiondano in milonga ogni volta che possono, i quali non perdono un evento. Un giorno cadrò nel vortice anche io, prevedo. Per ora gusto quei rari e sporadici momenti in cui muovendomi con passo ancora incerto sogno di poter essere in grado un giorno di ballare con i più.
In un abbraccio che a me sa sempre di più di intimità, di connessione e abbandono verso l'altro. In altre parole, di magia.

venerdì 25 giugno 2010

5 mesi




Le mie prime Comme per il mio ultimo giorno di corso ieri sera. 5 mesi sono pochi sì e sono volati, ricordo infatti ancora molto bene l'emozione provata nel muovere i primi passi.
In 5 mesi alcuni progressi significativi forse, ma soprattutto il consolidarsi di una passione che non credo abbandonerò più e che è un piacere condividere con belle persone.
Ieri sera si è avvertito un bel clima di amicizia,  i maestri mi sembravano un pochino emozionati, e a fine serata, per tutte le donne del corso, una rosa rossa donata dai maschietti.
Ci rivediamo a settembre con la nostra voglia di imparare e di godere della reciproca compagnia.
Nel frattempo credo proprio che il mio tango continuerà a fluire dentro di me.

domenica 30 maggio 2010

L'attesa

Ieri io e il marcador abbiamo fatto un primo esperimento "visivo", ci siamo cioè filmati per pochi minuti in un nostro tentativo di tango. Devo dire che la cosa si è rivelata utile, soprattutto nel renderci conto dei propri difetti. Sorvolo sul marcador e parlo di me. Non spingo verso il terreno con i piedi, troppo eterea e volatile (come una scorreggina), devo avvicinare di più le caviglie quando faccio i cambi di peso sul posto, devo passare di più al centro, devo, devo...
Bè al video "tango 1" ne seguiranno altri e spero di poter registrare anche in questo modo dei miglioramenti in futuro.
Lunedì scorso mi sono regalata invece una lezione privata con Federico, il mio maestro. Consiglio a tutti, principianti e non, di fare di tanto in tanto una lezione privata. Me la sono pregustata, vissuta e rivissuta anche dopo. Due cose tra tutte mi sono piaciute molto. L'abbraccio, che del tango è la poesia assoluta, che ho provato a fare anche stretto, cercando di adattare la mia postura ancora incerta. E soprattutto il piacere, devo dire inaspettato, dell'attesa.
Lasciarmi andare a chi mi guida, imparare ad aspettare un cenno o un'intenzione, rimanere ferma, anche per pochi attimi. "Domata" (noi tanguere a volte scalpitiamo). Ciò che più mi riesce difficile, con il maestro è diventato la cosa più piacevole ed emozionante. Non sono riuscita a ricreare tutto questo a lezione con il mio marcador e i compagni di corso, ma mi sembra di avere comunque colto un lato davvero importante di come debba rapportarmi con chi mi conduce e ci lavorerò su ancora molto.
Certe sensazioni del tango sono sensazioni di alto respiro.

venerdì 7 maggio 2010

Tributi

Dopo la lezione di ieri (in cui da bravi principianti abbiamo massacrato un tango come Roxanne di Moulin Rouge) mi sono resa conto che devo onorare il tango, lasciando perdere sciocche velleità. Meno egocentrismo e maggiore ascolto dell'altro per cercare di fare insieme almeno qualcosa di decoroso.
Impegno, umiltà e passione. Questo il tributo dovuto a qualcosa che sa sempre ripagarti, anche quando "ti striglia".
Anche per i suoi insegnamenti, per me il tango continua a non essere solo un ballo.

martedì 4 maggio 2010

Cara Lori...

"Cara Lori, penso che ci siano giornate no per tutti, anche per gli avanzati come te. Il fatto di avere un partner fisso è positivo per esercitarsi con costanza ma si rischia di dare poi per scontati certi passi e certi movimenti e anticiparli. Con persone che non conosci devi invece entrare in sintonia e qui si vede la ballerina brava! Io difetto alquanto in questo, sia come tecnica ancora che per inesperienza. Anche a lezione comunque ho notato che ci sono giornate sì e no. La volta scorsa il maestro mi ha fatto provare il giro e io non mi muovevo, non riuscivo a seguirlo. Un disastro... altre volte mi sembra di avere dentro una brava ballerina che deve solo sgrezzarsi per uscire fuori.
Da un cammello a Geraldine. Forse ci sono tante vie di mezzo :-))

Un bacio Lori, non ti abbattere! tanto ormai il tango ci possiede, incondizionatamente.


(Dalla fitta corrispondenza con la mia tanguera preferita)

sabato 1 maggio 2010

Nonsolotango

In un blog con questo titolo non posso non aprire una parentesi "profumata". Da tempo amante dei profumi della casa Chanel, ho portato per diversi anni Cristalle, per poi passare ad Allure. Non amo cambiare spesso profumo, sono conservatrice in questo. Trovo che il profumo caratterizzi molto una persona e ne diventi col tempo un valore aggiunto. La nostra fragranza personale profuma anche i nostri ricordi e il ricordo che lasciamo di noi.
Negli ultimi tempi ho avvertito però il bisogno di portare sulla pelle un altro "odore", che assomigliasse di più alla mia indole ora, a certe mie nuove sensazioni. Ogni tanto in profumeria annusavo qualcosa, per poi tornare poco convinta alle mie solite passioni. Oggi, rammentando di non avere mai annusato un classico come il Coco Chanel ne ho fatto spruzzare alcune gocce sul cartoncino... e me ne sono innamorata, invaghita dovrei dire! In particolare ho apprezzato la versione Mademoiselle: deciso, dolce ma non mieloso, che sconfina nell'aspro. Quel mix perfetto... Lo trovo molto femminile, raffinato ma anche fresco e seducente... assolutamente irrinunciabile in poche parole.

Piramide olfattiva:
Testa : Arancio, Mandarino di Sicilia, Bergamotto
Cuore : Rosa, Gelsomino, Mimosa, Ylang ylang
Fondo : Patchouli, Vetiver, Muschio bianco, Vaniglia

Sì credo proprio che d'ora in poi i miei tanghi (e non solo) profumeranno di Coco Mademoiselle...



sabato 17 aprile 2010

La tanghite

La tanghite a volte ti prende all'improvviso, in modo dirompente. A dire il vero già stanotte ho sognato di avere fatto invasione in un campo da bocce (ebbene sì) gridando sorpresa ed entusiasta "ma questo è un evaristo, un evaristo!" sotto gli occhi esterefatti di alcuni parenti e dei giocatori tutti. Avendo improvvisamente riconosciuto alcune note di un tango a me caro mi catapultavo in pista per ballare, destando un pò di sgomento, ma a un evaristo non si può resistere, nemmeno in un sogno e tanto meno in un campo da bocce.
Stamattina ho invece ricordato la promessa fatta alla Franci di copiaincollarle il sito delle scarpe Comme il Faut e inviarglielo via email. Lei non è tanguera (ma potrebbe divenirlo, ne sono certa) di certo è però shoes addicted. Faccio una ricerca anche su Youtube e ti trovo questo video delizioso che ha riacceso gli entusiasmi. Cavoli, mi sono vista lì, tra la lenzuola a sognare scarpe e movimenti vellutati e dopo queste visioni divenire insonne! Non sono davvero sola in questa sana ossessione...
Quando presa da un attacco di tanghite acuta improvvisamente i colori diventano più accesi, il battito cardiaco accelera e il fiato diventa corto, rinnovo con entusiasmo il proposito di perdere due chili e sacrificarli al dio Tango, ho bisogno di sentire Pugliese e di provare qualche passo mentre tutto attorno a me diventa più intenso e viscerale, acceso, come quando si ha una rivelazione.
Eccola lì. In questo video noto peraltro che sono presenti tutti i miei feticci attuali: il caschetto, il profumo, le scarpe.
Non è pertanto solo con il richiamo della sua musica e delle sue movenze che il tango continua a farmi l'occhiolino. Mi piace il fatto che ogni volta che lo fa è una scarica di vita.




mercoledì 7 aprile 2010

Lezioni di tango

Una lezione di tango, una bella versione di "A Evaristo Carriego". Un tango pulito, bello, senza troppi effetti coreografici, solo improvvisazione. Più mi addentro in questo mondo più mi accorgo di essere ora meno colpita dagli aspetti spettacolari del tango e di sentirmi ora più affascinata da certi particolari, quali la postura, l'eleganza, la pulizia del movimento.
Tanguera superprincipiante ma in divenire in fatto di gusti personali e chissà come mai inizio a desiderare ardentemente lezioni individuali!

sabato 27 marzo 2010

"Al Bacioch" e il tango

Il tango fa capolino e si insinua ovunque da qualche tempo. Così ho avuto un sussulto anche quando ieri sera una fisarmonica ha intonato una cumparsita impreziosendo un momento già di per sè prezioso, in un locale sperduto nella più sperduta campagna dell'alessandrino..

giovedì 25 marzo 2010

Passione

Oggi sono arrivate le mie prime scarpe da tango, fatte a mano e a buenos aires. Mi emozionano, sono mie, sono io ora! Le ho riposte nella mia scatola chanel, il mio "reliquario", e significativamente sono andate a sostituire altri oggetti che per me sono stati importanti per diverso tempo.
In poco tempo il tango si è preso il suo spazio, dilagando. Nel tango mi riconosco. Non è facile da spiegare, forse non voglio nemmeno farlo, un pò gelosa di certe sensazioni, ma improvvisamente non c'è spazio per altri generi di "passioni", è divenuto esso stesso metafora delle mie passioni.

lunedì 22 marzo 2010

Nella pancia

Le mie "bimbe", che sono state ribattezzate dal mio maestro CARAMPANE (sapevo me le avrebbe bocciate!) hanno fatto il loro dovere. Soprattutto mi fanno lavorare molto sull'equilibrio, essendo molto morbide è quasi come ballare a piedi nudi e spero che questo faccia sì che la muscolatura col tempo si setti sul giusto equilibrio "tanghico" per ora ancora assai precario. Nulla può smontare una tanguera principiante entusiasta! La lezione di ieri per inciso mi è piaciuta tantissimo. Prime esercitazioni su ganci, fiocchi bassi, fiocchi alti, un primo assaggio di abbraccio "apilado" milonghero e soprattutto lui, il Tango. Con la sua musica che mi prende le viscere. Il guaio forse è anche un pò questo.... Come ci si può contenere quando ci si muove su "A Evaristo Carriego" (da torcibudella per me) e magari il tuo ballerino invece è tutto intento a non pestarti i piedi e non "sente" la musica in quel momento? Finisce che io me ne vado da sola cioè mi capita proprio di voler trascinare a me e "dentro la musica" il malcapitato.
Mi ci impegnerò, devo farcela a contenermi e devo imparare a SEGUIRE il ballerino e non solo la musica!
Un Pugliese di "A Evaristo Carriego" non condiviso nella pancia è una prova dura... però... quale immensa emozione è comunque muoversi su quelle note..


domenica 21 marzo 2010

Bimbe... e le altre



Stasera le provo. Forse più adatte al latino americano, non hanno le altezze e la sensuale eleganza delle sue più preziose e raffinate cugine argentine, le fantomatiche Comme il Faut ad esempio, quelle che un giorno forse mi regalerò, magari quando avvertirò il mio passo più sicuro.
Sono comunque molto leggere, flessibili e con la suola di bufalina. Temo l'apertura sul davanti e soprattutto le stringhette che prevedo mi massacreranno le ditina. Ma le alternerò alle mie prime vere scarpe da tango/studio che ho ordinato online (http://www.lescarpedianita.it/). E che ovviamente attendo ansiosa!
Queste qui invece, che soprannomino "le bimbe", nella loro modestia sono desiderose di imparare ma mi sembrano anche un pò vezzose.. Vedremo stasera, alle prese con i primi pivot.

martedì 2 marzo 2010

Entro in comunità

Stamattina sono stata "colta in flagrante" (andando al lavoro ascoltavo il Cite Tango di Piazzolla) e stavo "tangheggiando" (come mi veniva bene la camminata con la fantasia!) quando il cell. ha fatto bzzzz e che sorpresa... al mio maestro di tango il blog è piaciuto! Ho parlato un poco con lui e il suo apprezzamento per ciò che ho scritto mi ha fatto molto piacere. D'altronde i maestri di tango sono una sorta di mostriciattoli (di abilità) per noi principianti che li ammiriamo e ci sentiamo mostriciattoli (e stop) e il loro incoraggiamento è molto prezioso.
Un'altra cosa bella del tango è quella di unire le persone che avvertono una comune passione. A me non piacciono le sette, non mi piace nemmeno il loro concetto, ma per la prima volta mi sento contenta di sentirmi parte di una variopinta comunità di drogati!
perchè, il tango non è una droga? :-)

lunedì 1 marzo 2010

Oblivion (Astor Piazzolla)

La lezione di ieri sera mi è piaciuta molto. Intanto mi è anche piaciuto nel pomeriggio trasformare il mio salotto in milonga per esercitarmi. Accostati al muro tutti i mobili, tolto il tappeto, messa su musica e via... A parte le micia che partendo a razzo ogni tanto si frapponeva pericolosamente tra me e "el marcador", l'esperimento è stato apprezzabilissimo e credo utile. Iniziamo a muoverci con un pochino più di scioltezza e ieri sera forse un paio di incroci mi è venuto pure benino. Ma ieri sera a lezione è stato molto utile soprattutto fare spesso cambio di partner. Adattarsi a diversi modi di sentire la musica, a diverse modalità di movimento. Non è facile sentire le prime marche ma trovo bellissimo cercare di sintonizzarsi con un'altra persona e cercare di assecondarne i movimenti (le intenzioni?) senza anticiparli, anche se solo per la durata di un tango. Questa trovo sia, tra le altre, una delle difficoltà maggiori di questo ballo, ma anche una delle sue più belle magie.
p.s. con Oblivion di Piazzolla, ho dovuto "ballare" a occhi chiusi, quanto mi emoziona quella musica! 

sabato 20 febbraio 2010

Mil pasos

Ella camina silenciosamente pero, bajo ese aspecto tranquilo,
es todo furia, pura energia eléctrica.
La mujer comùn es tan comùn como una tormenta



Lette queste parole in finale di questo tubino carino.
Trovo sia una frase molto "tanguera" e che sento anche un pò mia...

martedì 16 febbraio 2010

Scarpe!

Sto smaniando per un paio di scarpe... Ancora? Ma sì, le scarpe da tango sono un richiamo irresistibile. Oggi finalmente, in un negozio di articoli da danza ne ho provate alcune paia. I modelli non mi facevano impazzire ma la calzata è decisamente diversa dalle scarpe normali. Le mie splendide miu miu, per quanto belle, sono troppo rigide per poter ballare. Insomma, le scarpe da tango, quelle da portare in milonga rigorosamente nel loro sacchettino e di cui avverto già la sacralità, mi attendono. Le sto cercando, e loro chiamano me, prima o poi troverò il mio primo paio... e credo ne seguiranno diversi altri. La febbre continua inesorabile, ora sto ascoltando i tanghi di Osvaldo Pugliese, ieri ho visto "Lezioni di tango" con Sally Potter. Lei l'ho trovata un pò legnosa, ma comunque capace di evoluzioni che mi pare impossibile potrei avvicinarmi un giorno a fare... ma chissà... Veron, bè tecnicamente fantastico, quasi disumano. In tutto questo... ardo, sono smaniosa di poter imparare e bene questo fantastico, difficile ballo. Ci volessero anni, vorrei davvero riuscire a volare almeno un pochino in milonga!

sabato 13 febbraio 2010

Seguidora

Posso quindi dividere la mia vita in due parti: quella pre tango e quella post tango? Credo di sì! Imbattermi nel tango argentino ha significato insomma per me trovare la chiave di volta, la chiave magica, per trovare tanto di me stessa. Ora il mio sogno è quello di riuscire a muovermi con eleganza e sensualità non solo nel tango ma nella mia vita in generale.
Mi sembra che i primi frutti li stia già raccogliendo... La febbre del tango ha immesso qualcosa di nuovo nella mia vita. E ora sento anche il desiderio di trasformarmi in una seguidora anche in altri contesti, non solo nella pista da ballo... Uhm.

martedì 9 febbraio 2010

Primi passi

Nella seconda lezione di tango io e la Ale abbiamo coinvolto i mariti. Forse è stata una mossa azzeccata, finalmente si potrà condividere una passione comune con loro? o forse no, si creano più tensioni ballando assieme al partner "di sempre" e il tango finirà per decretare il fallimento del mio legame? :-) Ne sorrido, ma di certo c'è qualcosa che ormai nessuno può più portarmi via. Perchè mi sono innamorata... Facile intuire di cosa ;-)

sabato 6 febbraio 2010

Tango addicted

Ed eccomi qui, alla vigilia del mio secondo appuntamento tanguero, domani seconda lezione di tango argentino. Posso dire di essere più felice ora che ha fatto irruzione nella mia vita una passione così intensa, incondizionata. Qualcosa che serbavo dentro da sempre. La passione per questo ballo, che solo ballo non è, almeno per me, poichè suscita in me emozioni così profonde.
Così oggi per celebrare questa vivificante, nuova, intima gioia! sono andata per saldi alla ricerca di un paio di scarpette degne dei miei primi passi in questo mondo affascinante. Un 50% di sconto su splendide MiuMiu! Non vedo l'ora di provarle domani sera e vedere se possono fare al caso oppure no. In caso contrario mi vedrò costretta a cercare vere scarpe da ballo.. che disdetta ;)
Forse mi sono "ammalata" e questa malattia è una danza meravigliosa.

lunedì 1 febbraio 2010

Tanguera principiante

E così da ieri sono diventata ufficialmente una tanguera principiante... Sono entrata in punta di piedi in un mondo magico, che mi emoziona, che mi smuove qualcosa dentro e in cui, straordinariamente, mi sembra di sentirmi "a casa", di potere finalmente esprimere tanto di me stessa. Una scoperta che non mi ha sorpresa e che allo stesso tempo mi ha lasciato dentro una dose di adrenalina che a tutt'oggi faccio fatica a metabolizzare. Come accade quando ci viene rivelato qualcosa che già si aveva presagito e...
Ok, si capisce che la serata è andata bene e non ha deluso le mie aspettative, anzi :-)
Tante le impressioni che vorrei buttare giù, ma sono persino un pò gelosa di alcune emozioni che ho provato. Ho iniziato ad avvertirle già truccandomi e preparandomi per la serata. Mi sentivo già "diversa", più femminile, concentrata. La Ale in auto mi parlava di altro, ma io facevo fatica a seguirla, ero già alla milonga, curiosa di vedere come sarebbe stata, come sarebbero stati i maestri. L'ambiente, una sala da ballo vera e propria, con specchio e luci giuste mi ha bene impressionata. Ero ansiosa di iniziare, l'insegnante ha salutato tutti e dopo un pò è andato in mezzo alla sala iniziando a parlarci del tango argentino. E tutto ciò che diceva lo sentivo col cuore, cioè col batticuore! (sì mi sa che sono un pò malata)
"Nel tango ci sono due ruoli ben distinti: la donna e l'uomo, dove è l'uomo che conduce la danza, la donna deve ascoltarlo e seguirlo e farsi guidare da lui, fare ciò che lui la porta a fare. Questo non significa che il tango sia una danza maschilista. Tutt'altro. E' la donna che con la sua femminilità, abbellendo i passi con la sua grazia, rende questo ballo meraviglioso".... e poi ha parlato della passione come elemento fondamentale per "sentire" davvero questo ballo.
Vabbè, mi sto dilungando ma i punti salienti della serata sono stati: di certo le due esibizioni di federico e cristina, i maestri, che hanno fatto magie con due pezzi di piazzolla. Mi hanno colpito molto oltre ai loro movimenti, i loro sguardi, la loro concentrazione, l'amore che esprimevano per ciò che stavano facendo e la sintonia perfetta, soprattutto quando chiudevano gli occhi e rallentavano i movimenti.
E poi, bè il momento in cui mi sono lasciata condurre da uno dei ballerini già esperti, avrei continuato a lungo, la musica mi trascinava e lui sapeva correggere pazientemente i miei primi passi da imbranatona.
Imbranatona lo sarò ancora per molto, ma ho fiducia che l'amore per questo ballo mi farà diventare bravina un giorno... Ho idea che questo blog diverrà anche questo ora, il diario di una tanguera e del suo percorso.
Ora obiettivo scarpe: devo trovare quelle alte, col cinturino... e devono essere comode. Alla caccia. Intanto da oggi mi sembra persino di camminare diversamente :)

domenica 31 gennaio 2010

Ci siamo...

Forse ci siamo, stasera lezione di prova, corso di tango argentino. Ho quasi paura della delusione, spero di trovare invece professionalità. Per me il tango non è "divertimento" ma "passione". Lo sento dentro insomma e se avrò pazienza e fiducia chissà che un giorno non diventi una brava tanguera. Intanto sogno... esiste danza più elegante e bella?