lunedì 1 febbraio 2010

Tanguera principiante

E così da ieri sono diventata ufficialmente una tanguera principiante... Sono entrata in punta di piedi in un mondo magico, che mi emoziona, che mi smuove qualcosa dentro e in cui, straordinariamente, mi sembra di sentirmi "a casa", di potere finalmente esprimere tanto di me stessa. Una scoperta che non mi ha sorpresa e che allo stesso tempo mi ha lasciato dentro una dose di adrenalina che a tutt'oggi faccio fatica a metabolizzare. Come accade quando ci viene rivelato qualcosa che già si aveva presagito e...
Ok, si capisce che la serata è andata bene e non ha deluso le mie aspettative, anzi :-)
Tante le impressioni che vorrei buttare giù, ma sono persino un pò gelosa di alcune emozioni che ho provato. Ho iniziato ad avvertirle già truccandomi e preparandomi per la serata. Mi sentivo già "diversa", più femminile, concentrata. La Ale in auto mi parlava di altro, ma io facevo fatica a seguirla, ero già alla milonga, curiosa di vedere come sarebbe stata, come sarebbero stati i maestri. L'ambiente, una sala da ballo vera e propria, con specchio e luci giuste mi ha bene impressionata. Ero ansiosa di iniziare, l'insegnante ha salutato tutti e dopo un pò è andato in mezzo alla sala iniziando a parlarci del tango argentino. E tutto ciò che diceva lo sentivo col cuore, cioè col batticuore! (sì mi sa che sono un pò malata)
"Nel tango ci sono due ruoli ben distinti: la donna e l'uomo, dove è l'uomo che conduce la danza, la donna deve ascoltarlo e seguirlo e farsi guidare da lui, fare ciò che lui la porta a fare. Questo non significa che il tango sia una danza maschilista. Tutt'altro. E' la donna che con la sua femminilità, abbellendo i passi con la sua grazia, rende questo ballo meraviglioso".... e poi ha parlato della passione come elemento fondamentale per "sentire" davvero questo ballo.
Vabbè, mi sto dilungando ma i punti salienti della serata sono stati: di certo le due esibizioni di federico e cristina, i maestri, che hanno fatto magie con due pezzi di piazzolla. Mi hanno colpito molto oltre ai loro movimenti, i loro sguardi, la loro concentrazione, l'amore che esprimevano per ciò che stavano facendo e la sintonia perfetta, soprattutto quando chiudevano gli occhi e rallentavano i movimenti.
E poi, bè il momento in cui mi sono lasciata condurre da uno dei ballerini già esperti, avrei continuato a lungo, la musica mi trascinava e lui sapeva correggere pazientemente i miei primi passi da imbranatona.
Imbranatona lo sarò ancora per molto, ma ho fiducia che l'amore per questo ballo mi farà diventare bravina un giorno... Ho idea che questo blog diverrà anche questo ora, il diario di una tanguera e del suo percorso.
Ora obiettivo scarpe: devo trovare quelle alte, col cinturino... e devono essere comode. Alla caccia. Intanto da oggi mi sembra persino di camminare diversamente :)

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