sabato 27 marzo 2010

"Al Bacioch" e il tango

Il tango fa capolino e si insinua ovunque da qualche tempo. Così ho avuto un sussulto anche quando ieri sera una fisarmonica ha intonato una cumparsita impreziosendo un momento già di per sè prezioso, in un locale sperduto nella più sperduta campagna dell'alessandrino..

giovedì 25 marzo 2010

Passione

Oggi sono arrivate le mie prime scarpe da tango, fatte a mano e a buenos aires. Mi emozionano, sono mie, sono io ora! Le ho riposte nella mia scatola chanel, il mio "reliquario", e significativamente sono andate a sostituire altri oggetti che per me sono stati importanti per diverso tempo.
In poco tempo il tango si è preso il suo spazio, dilagando. Nel tango mi riconosco. Non è facile da spiegare, forse non voglio nemmeno farlo, un pò gelosa di certe sensazioni, ma improvvisamente non c'è spazio per altri generi di "passioni", è divenuto esso stesso metafora delle mie passioni.

lunedì 22 marzo 2010

Nella pancia

Le mie "bimbe", che sono state ribattezzate dal mio maestro CARAMPANE (sapevo me le avrebbe bocciate!) hanno fatto il loro dovere. Soprattutto mi fanno lavorare molto sull'equilibrio, essendo molto morbide è quasi come ballare a piedi nudi e spero che questo faccia sì che la muscolatura col tempo si setti sul giusto equilibrio "tanghico" per ora ancora assai precario. Nulla può smontare una tanguera principiante entusiasta! La lezione di ieri per inciso mi è piaciuta tantissimo. Prime esercitazioni su ganci, fiocchi bassi, fiocchi alti, un primo assaggio di abbraccio "apilado" milonghero e soprattutto lui, il Tango. Con la sua musica che mi prende le viscere. Il guaio forse è anche un pò questo.... Come ci si può contenere quando ci si muove su "A Evaristo Carriego" (da torcibudella per me) e magari il tuo ballerino invece è tutto intento a non pestarti i piedi e non "sente" la musica in quel momento? Finisce che io me ne vado da sola cioè mi capita proprio di voler trascinare a me e "dentro la musica" il malcapitato.
Mi ci impegnerò, devo farcela a contenermi e devo imparare a SEGUIRE il ballerino e non solo la musica!
Un Pugliese di "A Evaristo Carriego" non condiviso nella pancia è una prova dura... però... quale immensa emozione è comunque muoversi su quelle note..


domenica 21 marzo 2010

Bimbe... e le altre



Stasera le provo. Forse più adatte al latino americano, non hanno le altezze e la sensuale eleganza delle sue più preziose e raffinate cugine argentine, le fantomatiche Comme il Faut ad esempio, quelle che un giorno forse mi regalerò, magari quando avvertirò il mio passo più sicuro.
Sono comunque molto leggere, flessibili e con la suola di bufalina. Temo l'apertura sul davanti e soprattutto le stringhette che prevedo mi massacreranno le ditina. Ma le alternerò alle mie prime vere scarpe da tango/studio che ho ordinato online (http://www.lescarpedianita.it/). E che ovviamente attendo ansiosa!
Queste qui invece, che soprannomino "le bimbe", nella loro modestia sono desiderose di imparare ma mi sembrano anche un pò vezzose.. Vedremo stasera, alle prese con i primi pivot.

martedì 2 marzo 2010

Entro in comunità

Stamattina sono stata "colta in flagrante" (andando al lavoro ascoltavo il Cite Tango di Piazzolla) e stavo "tangheggiando" (come mi veniva bene la camminata con la fantasia!) quando il cell. ha fatto bzzzz e che sorpresa... al mio maestro di tango il blog è piaciuto! Ho parlato un poco con lui e il suo apprezzamento per ciò che ho scritto mi ha fatto molto piacere. D'altronde i maestri di tango sono una sorta di mostriciattoli (di abilità) per noi principianti che li ammiriamo e ci sentiamo mostriciattoli (e stop) e il loro incoraggiamento è molto prezioso.
Un'altra cosa bella del tango è quella di unire le persone che avvertono una comune passione. A me non piacciono le sette, non mi piace nemmeno il loro concetto, ma per la prima volta mi sento contenta di sentirmi parte di una variopinta comunità di drogati!
perchè, il tango non è una droga? :-)

lunedì 1 marzo 2010

Oblivion (Astor Piazzolla)

La lezione di ieri sera mi è piaciuta molto. Intanto mi è anche piaciuto nel pomeriggio trasformare il mio salotto in milonga per esercitarmi. Accostati al muro tutti i mobili, tolto il tappeto, messa su musica e via... A parte le micia che partendo a razzo ogni tanto si frapponeva pericolosamente tra me e "el marcador", l'esperimento è stato apprezzabilissimo e credo utile. Iniziamo a muoverci con un pochino più di scioltezza e ieri sera forse un paio di incroci mi è venuto pure benino. Ma ieri sera a lezione è stato molto utile soprattutto fare spesso cambio di partner. Adattarsi a diversi modi di sentire la musica, a diverse modalità di movimento. Non è facile sentire le prime marche ma trovo bellissimo cercare di sintonizzarsi con un'altra persona e cercare di assecondarne i movimenti (le intenzioni?) senza anticiparli, anche se solo per la durata di un tango. Questa trovo sia, tra le altre, una delle difficoltà maggiori di questo ballo, ma anche una delle sue più belle magie.
p.s. con Oblivion di Piazzolla, ho dovuto "ballare" a occhi chiusi, quanto mi emoziona quella musica!