lunedì 1 marzo 2010

Oblivion (Astor Piazzolla)

La lezione di ieri sera mi è piaciuta molto. Intanto mi è anche piaciuto nel pomeriggio trasformare il mio salotto in milonga per esercitarmi. Accostati al muro tutti i mobili, tolto il tappeto, messa su musica e via... A parte le micia che partendo a razzo ogni tanto si frapponeva pericolosamente tra me e "el marcador", l'esperimento è stato apprezzabilissimo e credo utile. Iniziamo a muoverci con un pochino più di scioltezza e ieri sera forse un paio di incroci mi è venuto pure benino. Ma ieri sera a lezione è stato molto utile soprattutto fare spesso cambio di partner. Adattarsi a diversi modi di sentire la musica, a diverse modalità di movimento. Non è facile sentire le prime marche ma trovo bellissimo cercare di sintonizzarsi con un'altra persona e cercare di assecondarne i movimenti (le intenzioni?) senza anticiparli, anche se solo per la durata di un tango. Questa trovo sia, tra le altre, una delle difficoltà maggiori di questo ballo, ma anche una delle sue più belle magie.
p.s. con Oblivion di Piazzolla, ho dovuto "ballare" a occhi chiusi, quanto mi emoziona quella musica! 

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